Dal campo alla fabbrica e ritorno (26 marzo 2023)
Il museo etnografico, come museo della vita quotidiana di una società, vive della partecipazione di quella che impropriamente si usa definire “gente comune”, con esperienze, abitudini e convinzioni che fanno parte di un patrimonio collettivo. I tre testimoni, attraverso episodi e consuetudini della loro autobiografia, parlano di fenomeni che si sono accompagnati a importanti mutamenti economici, sociali e culturali della Brianza del secondo dopoguerra, raccontando anche di un ritorno alla campagna significativo, per loro e per la nostra epoca.
Ritualità sacra e profana, tra Lombardia e Canton Ticino (16 aprile 2023)
I mutamenti economici, sociali e culturali del secondo dopoguerra hanno segnato il tramonto della civiltà contadina e alpina. Di quella cultura, tuttavia, sopravvivono manifestazioni rituali sacre e profane che dimostrano una inattesa vitalità come fattori importanti di appartenenza comunitaria. L’incontro permetterà di presentare il progetto INTERREG, che ha visto la collaborazione di nove studiosi che hanno scritto per il volume, curato da Angelo Rusconi, La voce della terra, a cui è allegato un supporto digitale con vari docufilm.
Materia sacra. Oggetti di devozione religiosa (28 maggio 2023)
La collezione Sorteni - Rescigno, acquisita dal MEAB, propone immagini, statue, ex voto, libri di preghiere e di educazione cattolica che rappresentano oggetti utili a pensare la divinità e i santi, consentendo a che li ha usati, li ha acquistati o li ha commissionati di mettere in relazione il visibile con l’invisibile, l’artefatto – frutto del lavoro umano – con le potenze che sfuggono alla percezione dei sensi, a cui si affidano la salute, la protezione, la sicurezza dell’orante o dei suoi eredi.
Donda e ritonda. Campane e campanari in Brianza (25 giugno 2023)
Nell’ambito del progetto INTERREG VO.CA.TE – Ricordare è il futuro, a cura di Provincia di Lecco, il MEAB ospita la prima conferenza di un programma articolato in diversi appuntamenti. un viaggio in Brianza alla scoperta delle differenti funzioni della campana, da mezzo di segnalazione a strumento per i concerti solenni nelle principali ricorrenze del calendario liturgico; e alla scoperta della figura del campanaro, depositario di un prezioso patrimonio musicale solitamente tramandato di padre in figlio.
L'eredità di Giancorrado Barozzi: ricercatore, studioso, museologo (3 settembre 2023)
Ricordare Giancorrado Barozzi, per l’amicizia e le collaborazioni che lo hanno legato al MEAB e alla Rete dei Beni Etnografici Lombardi, è una necessità: per le virtù della persona e per il valore dello studioso, che probabilmente molti non hanno avuto modo di conoscere e apprezzare a sufficienza. L’incontro è dedicato ai suoi studi sul folklore, sulla cultura orale, sulla storia sociale, sui musei etnografici che ha progettato.
Che fine ha fatto la cultura popolare? Tra tradizioni e cultura di massa (1 ottobre 2023)
La categoria di cultura popolare ha conosciuto un’ampia fortuna in Italia nella seconda metà del Novecento, grazie a autori che hanno innovato gli studi sul folklore creando una nuova disciplina - la demologia – destinata a perdere di significato con il diffondersi dei consumi culturali di massa. Questo mutamento pone anche la questione del senso dei musei etnografici che non vogliono limitarsi ad essere dei presidi nostalgici del passato e neppure solo dei musei di storia sociale.
Il ritorno dell'agricoltura (22 ottobre 2023)
Nella prospettiva di valorizzare esperienze innovative che si basano sulla storia economica e culturale presenti nel Parco del Monte Barro, il MEAB propone un incontro con gli operatori delle imprese agricole e di inserimento sociale che sono state avviate in questi ultimi anni a poche centinaia di metri dal museo: l’azienda agricola con sede presso la cascina Migliorate, dedita principalmente alla viticoltura, e la società cooperativa che opera alla cascina Selvetto.
Il presepe come oggetto di devozione (2 dicembre 2023)
Il presepe, o “presepio”, ha un importante radicamento nella cultura popolare come manufatto, più o meno elaborato e complesso dal punto di vista tecnico, che rappresenta il momento della nascita di Cristo. Tale tema viene inserito in un’ambientazione spesso suggestiva perché ispirata ai luoghi storici dell’evento straordinario ma più spesso ai contesti realistici di vita degli autori del presepe.
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