Le mostre. Nuove ricerche oltre gli allestimenti
Il presepe come oggetto di devozione
Materia Sacra, Oggetti di devozione religiosa L'arte del bottaio, Ambrogio Castelnuovo, segiunàt a Pusiano Modellare la natura, Uno sguardo antropologico sui paesaggi terrazzati Evviva la sposa, il matrimonio in Brianza e in altri contesti Così, su due piedi, calzolai, ciabattini, zoccolai in Brianza e nel Lecchese Tanti modi di giocare, ieri e oggi Dal cortile al Giro d'Italia, in bicicletta fra gioco, sport e professione Il maiale buono, testimonianze di una tradizione cambiata Uomini invisibili, vivere da pescatori oggi, sul lago di Como Oggi sposi, teli effimeri da strada e riti profani per il matrimonio, tra presente e passato Saperi femminili, la donna delle classi popolari nella tradizione della Brianza Una Madonna da nascondere, la devozione per la Madonna del latte in Brianza, nel Lecchese e nel Triangolo Lariano Uno spazio strategicamente importante del museo è dedicato alla memoria di Giuseppe Panzeri, primo presidente del Parco Monte Barro, dove si svolgono le mostre temporanee, su temi diversi da quelli già presentati negli allestimenti di lungo periodo. La prima è stata dedicata nel 2005 a La devozione per la “Madonna del Latte” in Brianza, nel Lecchese e nel Triangolo Lariano, sulla base di una ricerca di Natale Perego su una pratica antichissima, trasformatasi nel tempo, che nelle società preindustriali ha avuto un’importanza vitale a tutela della prole. Nel 2006 sono stati esposti documenti e opere di Giovanni Piazza, scalpellino, scultore e pittore sironese, autore di una preziosa autobiografia, curata da Rosalba Negri, cui si è dato il titolo Il 'secolo lungo': vita quotidiana e grande storia nelle scritture popolari.
L’anno successivo si sono illustrate L’uccellagione e la caccia nella tradizione dell’alta Brianza, in preparazione della sezione staccata del museo, aperta poi al Roccolo di Costa Perla. Nel 2008 il MEAB ha ospitato l’importante e suggestiva mostra itinerante Impressioni di viaggio. La ricerca linguistica ed etnografica di Paul Scheuermeier, 1920-1932, curata dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) della Regione Lombardia. Il 2009 è stata la volta degli oggetti e dei documenti raccolti sotto il titolo Saperi femminili: ambienti, oggetti e pratiche, sulla donna delle classi popolari nella tradizione della Brianza, per la cura di Rosalba Negri e Massimo Pirovano.
L’anno seguente il museo ha proposto la mostra Donna moderna. La vita quotidiana attraverso gli apparecchi elettrici di uso domestico, a cura di Massimo Pirovano e Aldo Tentori, collezionista galbiatese che con la sua raccolta ha permesso al museo di sviluppare la ricerca sui molteplici ruoli che le donne hanno avuto e hanno nella società . Nel 2012 si è proposto il tema degli usi profani per le nozze, con la mostra Oggi sposi. Teli stradali e riti profani del matrimonio tra presente e passato, a cura di Massimo Pirovano, con la collaborazione di Rosalba Negri. A questa esposizione è seguita quella dal titolo Alfonso Panzeri, maniscalco, curata da Italo Sordi con la collaborazione di Cristina Melazzi, dedicata ad una professione fondamentale per l’economia e la società tradizionali. Tra il 2013 e il 2014 Rosalba Negri ha curato la mostra Venire al mondo. Pratiche e credenze intorno alla nascita in Brianza, cui è seguita, aperta fino alla primavera del 2015, la mostra Arrampicare ieri e oggi. Gesti, materiali, storie di alpinisti lecchesi, basata sulle ricerche di Alberto Benini, Pietro Corti e Ruggero Meles.
Nel 2015 si parlerà di culture dell’alimentazione anche attraverso due esposizioni, con apparati multimediali, intitolate Uomini invisibili. Vivere da pescatori oggi, sul lago di Como, a cura di Massimo Pirovano, e Il maiale buono. Testimonianze di una tradizione cambiata, a cura di Massimo Priovano. Altre mostre temporanee del MEAB sono state allestite in diverse località italiane in occasione di particolari manifestazioni. |